di Beatrice Silenzi

Nel panorama del cinema horror, pochi film sono riusciti a creare un senso di terrore così intenso come “La cosa” del 1982.

Diretto da John Carpenter e interpretato da Kurt Russell, apprezzato per la sua tensione psicologica, effetti speciali innovativi e temi affrontati, il film è diventato un punto di riferimento del genere horror.

La trama. “La cosa” si svolge in una remota stazione di ricerca in Antartide, dove un gruppo di scienziati viene attaccato da una creatura aliena che può mimetizzarsi con i suoi ospiti, assumendone sembianze e identità.

Man mano che il panico si diffonde tra i membri del team, la lotta per la sopravvivenzasi fa sempre più disperata, mentre l’interrogativo su chi sia veramente umano e chi sia stato infettato dalla cosa, diventa una costante.

Il clima di sospetto e paura mette in discussione la natura umana stessa, sottotesti che aggiungono una dimensione psicologica al film, rendendolo un’opera che va oltre il semplice spavento.

La critica da sempre sottolinea la grande abilità di Carpenter nel creare un’atmosfera cupa e claustrofobica, alimentata da una colonna sonora inquietante, una fotografia fredda e spettrale che si fonde perfettamente con gli scenari desolati dell’Antartide.

Gli effetti speciali del film sono ancora oggi considerati capolavori del genere. Trasformazioni mostruose, organismi alieni che emergono dal corpo degli esseri umani sono realistici e disturbanti, grazie al talento del creatore degli effetti speciali Rob Bottin.

Sequenze sorprendenti contribuiscono a creare un senso di disgusto e sgomento nel pubblico, rendendo la pellicola, un’esperienza ancora oggi viscerale ed emozionante.