di Beatrice Silenzi

Steven Spielberg, il regista che ha rivoluzionato l’industria cinematografica, con numerose pellicole di successo, nel 1993 firma “Jurassic Park”.

Basato sul romanzo di Michael Crichton, il film porta sul grande schermo i dinosauri, aprendo le porte ad incredibili avventure preistoriche, trasportando gli spettatori in un mondo fantastico.

La trama ruota attorno a due paleontologi, il dottor Alan Grant (Sam Neill) e la dottoressa Ellie Sattler (Laura Dern), e ad un eccentrico matematico, il dottor Ian Malcolm (Jeff Goldblum).

Jurassic Park è il parco a tema, popolato da dinosauri clonati con l’estrazione del DNA da insetti conservati nell’ambra.
Ma qualcosa non va e ciò che dovrebbe essere un’esperienza straordinaria si trasforma presto in un incubo.
Le creature scappano, mettendo in pericolo la vita di tutti.

La regia di Spielberg è magistrale.
La sua abilità nel combinare azione, suspense e momenti di pura meraviglia rende “Jurassic Park” un’esperienza indimenticabile.

I dinosauri sono creati con l’innovativa (per gli anni ’90) tecnologia CGI, che ha rivoluzionato l’industria cinematografica ed ha aperto nuove frontiere agli effetti speciali.

Ma il vero successo della pellicola risiede nella capacità di Spielberg di suscitare stupore negli spettatori.
Memorabile resta la scena in cui i protagonisti si trovano faccia a faccia con un branco di brachiosauri, mentre la colonna sonora composta da John Williams risuona nell’aria.
Momento unico nella storia del cinema.

Ottimo il cast. Convincenti tutte le interpretazioni.
Tre premi Oscar vinti hanno riconosciuto alla pellicola di diventare un fenomeno di cultura di massa, con numerosi sequel e spin-off.