di Beatrice Silenzi

Grazie ad una visione audace e innovativa, “Matrix” è il film che ha segnato un punto di svolta nel cinema.

La storia, gli effetti speciali e le domande e le riflessioni che pone sulla natura stessa dell’esistenza umana sono aspetti imprescindibili del suo successo.

“Matrix” è un viaggio in cui la realtà si fonde con la fantasia e la verità si scontra con l’illusione.

Nel panorama cinematografico degli anni ’90, la pellicola è riuscita a rivoluzionare il concetto stesso di realtà, spalancando le porte a profonde riflessioni, anche  filosofiche.

Il film, diretto dalle menti geniali delle sorelle Wachowski,  (fratelli prima della transizione gender!) e uscito nel 1999, ma sembra scritto oggi, tanto è attuale.
La storia è particolarissima.
In “Matrix” c’è un mondo in cui esistono due realtà parallele.

Una è rappresentata dal nostro quotidiano, ciò che percepiamo, quella realtà ordinaria in cui conduciamo le nostre vite, ignari di ciò che si cela dietro il velo.

L’altra è una realtà virtuale chiamata appunto “Matrix”, creata da macchine intelligenti che controllano e sfruttano l’umanità.

Protagonista della storia è Neo (Keanu Reeves), programmatore informatico che, non riuscendo a darsi spiegazione di molte situazioni, inizia a sospettare che qualcosa non sia giusto nel mondo che lo circonda.

Attraverso il misterioso Morpheus (Laurence Fishburne), Neo scoprirà una verità sconvolgente e capirà che la sua vita è solo un’illusione, meglio, una simulazione, generata da Matrix per imprigionare l’umanità.

Come detto, i temi affrontati sono profondi e complessi: identità, libertà, errata percezione della realtà e controllo sociale.

Non mancano concetti filosofici come il dualismo mente-corpo, la simulazione della realtà e l’esistenza di un destino preordinato, argomenti trattati con grande maestria e profondità ed in modo intellettualmente assai stimolante.

Ma non è solo la trama che rende “Matrix” un cult.

Il film, infatti, ha ridefinito gli standard degli effetti visivi, delle sequenze d’azione, dei combattimenti introducendo tecniche innovative come il “bullet time” in cui il tempo sembra rallentare.

Reeves – dotato di grande carisma – è perfettamente in parte nel ruolo di Neo, eroe ribelle destinato a liberare l’umanità dalla schiavitù di Matrix.

Il suo impatto ha fortemente influenzato il cinema, la moda e la narrativa successive che hanno iniziato ad esplorare tematiche di realtà virtuale, intelligenza artificiale e controllo sociale.