di Beatrice Silenzi

Gli anni ’80 sono anni della rinascita per il Festival di Sanremo, che recupera prestigio ed interesse persi nel decennio precedente.

Nuovi talenti come Vasco Rossi, Zucchero, Eros Ramazzotti e Mango portano un’incredibile, nuova vitalità alla manifestazione, restituendole il ruolo di protagonista indiscussa nel panorama musicale italiano.

Sanremo 1980 vede la vittoria di Toto Cutugno con “Solo noi” (da questo momento sarebbe arrivato spesso solo al secondo posto!) segnando l’inizio di un decennio ricco di successi, grazie anche alla presenza di di Pupo, dei Decibel, di Bobby Solo che contribuiscono a rendere l’edizione memorabile.

È il 1981 e trionfa inaspettatamente Alice con “Per Elisa”, brano di Franco Battiato e Giusto Pio, una vittoria a sorpresa ed il palco dell’Ariston si arricchisce anche dalla presenza di Loretta Goggi con “Maledetta primavera” e dei Ricchi e Poveri – rimasti in tre – con “Sarà perché ti amo”.

Il successo del 1982 è confermato dalla vittoria di Riccardo Fogli – fuoriuscito dai Pooh – con il brano “Storie di tutti i giorni”, ma la kermesse viene ricordata anche per l’esordio di Zucchero e Vasco Rossi.

Il 1983 porta Tiziana Rivale ad una vittoria inattesa con “Sarà quel che sarà”, mentre il brano di Toto Cutugno, “L’italiano”, ottiene uno straordinario successo a livello internazionale.

Nel Sanremo 1984, con Pippo Baudo alla conduzione, viene introdotta la categoria delle Nuove Proposte, che segna il trionfo di Eros Ramazzotti con “Terra promessa”, tra i Big Al Bano e Romina Power conquistano il pubblico con “Ci sarà”.

Nel 1985, l’evento si fregia di esibizioni memorabili di artisti come Zucchero, Luis Miguel, Ivan Graziani e Eugenio Finardi ed il nuovo trionfo dei Ricchi e Poveri con “Se m’innamoro”, consolida la loro popolarità.

Il 1986 è l’anno di Eros Ramazzotti, al primo posto con “Adesso tu”. L’edizione è guidata da Loretta Goggi, prima donna a condurre la manifestazione.

Sanremo 1987 è caratterizzato dalla vittoria dell’inedito trio Gianni Morandi, Enrico Ruggeri e Umberto Tozzi con “Si può dare di più”. Premio della Critica a Fiorella Mannoia con “Quello che le donne non dicono” (sempre di Ruggeri).

Nel 1988, Massimo Ranieri trionfa con “Perdere l’amore”, segnando il suo ritorno alla musica. Un’edizione che presenta pezzi indimenticabili di artisti come Raf, Fiorella Mannoia e Luca Barbarossa.

Sanremo 1989, chiude il decennio sotto il patronato di Adriano Aragazzoni e segna il ritorno di grandi nomi come Gino Paoli, Ornella Vanoni e Mia Martini.
La coppia Anna Oxa e Fausto Leali batte tutti con “Ti lascerò”, aggiungendo un altro capitolo memorabile alla storia del Festival di Sanremo.