di Beatrice Silenzi

Gli anni ’90 segnano un periodo d’oro per il Festival di Sanremo, uno dei decenni più brillanti della sua storia.

A causa della pressione dell’Auditel e della diffusione della televisione commerciale, anche la Rai potenzia i suoi prodotti e l’organizzazione della kermesse, trasformandola in un evento imperdibile.

I risultati sono straordinari. L’interesse storico è ai massimi livelli.

Un periodo che vede l’emergere di una nuova generazione di grandi interpreti che lasciano un’impronta duratura nella musica italiana: da Laura Pausini a Andrea Bocelli, da Nek a Giorgia, da Marco Masini a Irene Grandi, da Gianluca Grignani ad Alex Britti a molti altri.

Nel 1990 i Pooh trionfano con la celeberrima “Uomini soli”, mentre nel 1991 il palco ha accolto mostri sacri come Riccardo Cocciante e Renato Zero, dando vita a una kermesse più introspettiva.

Il ritorno di Pippo Baudo nel 1992 porta una carrellata di grandi artisti, tra cui Mia Martini, Massimo Ranieri e i Matia Bazar con la nuova voce, post Antonella Ruggiero, Laura Valente.

Nel 1993, Enrico Ruggeri vince con “Mistero”, che poco piace ai “puristi”, mentre Laura Pausini si afferma, dal nulla, tra i giovani con “La solitudine”.

Il 1994 è caratterizzato dalla vittoria di Aleandro Baldi con “Passerà” e dal ritorno di Nilla Pizzi, mentre nel 1995, è la volta di Giorgia con “Come saprei”, mentre il regolamento introduce la partecipazione dei finalisti delle Nuove Proposte tra i Campioni.

Il 1996 segna il trionfo di Ron e Tosca con “Vorrei incontrarti fra cent’anni”, mentre nel 1997, con il passaggio di Baudo a Mediaset, Mike Bongiorno torna alla conduzione e i Jalisse trionfano con “Fiumi di parole”. 

Nel 1998, è la volta di Annalisa Minetti che vince tra i giovani e tra i big con “Senza te o con te”!!

La conduzione di Fabio Fazio nel 1999  chiude il millennio con una kermesse tutta al femminile, con Anna Oxa, Antonella Ruggiero e Mariella Nava sul podio ed Alex Britti ha la meglio tra i giovani con “Oggi sono io”.