di Beatrice Silenzi

Siamo negli anni ’80, fa freddo: quale giubbotto indossare?
Certamente imbottito, simbolo della moda giovanile italiana, ovviamente oversize, dal colore vivace, con dettagli unici.
Oggi, i piumini leggeri, tecnici con imbottitura sottile, cosiddetti “cento grammi” hanno preso il sopravvento, sono capospalla trendy e funzionali.

Se quarant’anni fa, i giovani italiani, frequentemente “paninari” sfoggiavano con orgoglio i loro giubbotti come simbolo di status e appartenenza, oggi non è più così.
Questi capi erano caratterizzati da un design oversize, con lunghezza sopra il ginocchio e chiusura a zip o bottoni a pressione, con un’imbottitura spessa per resistere al freddo invernale.

I colori vivaci e i dettagli (patch o le bande elastiche ai polsi e al fondo) caratterizzavano questo stile.
Poi, con l’avanzare degli anni, l’industria della moda ha iniziato ad abbracciare una diversa funzionalità.

Piumini più sottili sono diventati di tendenza per leggerezza, calore e praticità, realizzati con materiali tecnici che consentono una migliore traspirabilità e maggiore resistenza agli agenti atmosferici. I piumini di oggi hanno una vestibilità più aderente, colori spesso neutri, toni pastello e dettagli minimalisti.

Entrambi riflettono l’evoluzione delle tendenze di moda nel corso degli anni: quelli di un tempo audaci, estroversi, ricchi di personalità, erano un modo per esprimere individualità e appartenenza a una sottocultura giovanile.
Quelli di oggi sono minimalisti, si focalizzano su funzionalità e praticità: sono facili da indossare e si integrano facilmente a look diversi.
Che tu preferisca uno stile più audace o minimalista, i capispalla esprimono uno stile proprio, garantendo il calore nelle stagioni fredde.