Il chiodo è più di una semplice giacca è un simbolo di ribellione e di stile in un’epoca che ha ridefinito il concetto di moda e che ancora oggi piace.
Capo funzionale per i motociclisti negli anni Venti grazie alla Schott NYC il chiodo è diventato nel corso dei decenni l’emblema di un’attitudine anticonformista trovando il suo apice negli anni Ottanta quando il rock il punk e il glam lo hanno trasformato in una dichiarazione di appartenenza di un linguaggio visivo che parla di libertà di sfida e di individualità
Negli anni Ottanta la moda esplode nel mondo grazie alle star della musica e del cinema che lo adottano come parte integrante della loro immagine: Sid Vicious Johnny Rotten Joan Jett e i Ramones ne fanno il simbolo dell’anarchia musicale mentre attori come Mel Gibson in Mad Max e Tom Cruise in Top Gun contribuiscono a consolidarlo.
Non è solo la sottocultura punk a fare del chiodo un’icona negli anni Ottanta anche il mondo del pop e del glam rock lo adotta reinventandolo in chiave più audace colori sgargianti spalline esagerate applicazioni stravaganti Madonna Michael Jackson Prince lo reinterpretano trasformandolo in un capo versatile capace di adattarsi a contesti diversi senza mai perdere la sua essenza ribelle non più solo simbolo di strada ma anche di lusso e sperimentazione il chiodo diventa il manifesto della moda power dressing della decade
Ma il vero segreto del chiodo è la sua capacità di resistere al tempo mentre le mode cambiano e si susseguono lui resta intatto rielaborato in mille varianti da stilisti di ogni generazione da Jean Paul Gaultier a Balenciaga da Alexander McQueen a Hedi Slimane.
Ancora oggi il chiodo continua a essere uno dei capi più amati e indossati capace di adattarsi a ogni stile e personalità dai look minimal e raffinati alle versioni più estreme e personalizzate c’è chi lo porta con jeans e t-shirt chi lo abbina a gonne eleganti chi lo usa per sdrammatizzare un abito formale perché questo capo trascende le regole.