di Beatrice Silenzi

“Dynasty”, la saga familiare andata in onda dal 1981 al 1989  non solo ha definito un genere, ma ha anche offerto uno spaccato opulento e drammatico della vita dell’alta società americana.
Con i suoi intrighi, i colpi di scena incessanti la soap ruotava attorno ai Carrington, una ricchissima famiglia di Denver, Colorado, il cui impero petrolifero era solo la cornice di un complesso universo di lotte di potere, vendette personali e amori proibiti.

Al centro di tutto, il patriarca Blake Carrington, interpretato da un imponente John Forsythe, e la sua eterna battaglia con la sua ex moglie, l’indimenticabile Alexis Colby, il cui arrivo nella seconda stagione, con il volto di Joan Collins, rivoluzionò la serie.
Alexis, ambiziosa, manipolatrice e splendidamente perfida, divenne ben presto l’antagonista per eccellenza, la cui rivalità con la dolce e onesta Krystle Carrington (Linda Evans) è passata alla storia come una delle più celebri e iconiche della televisione.

“Dynasty” era maestra nel mantenere il pubblico con il fiato sospeso, puntando su una narrazione densa di misteri, rivelazioni scioccanti e cliffhanger leggendari che spingevano gli spettatori a non perdere una puntata. La serie non era solo intrattenimento; era un tripudio di moda, glamour e sfarzo, con abiti sontuosi, gioielli scintillanti e scenografie lussuose che divennero simbolo di un decennio.

Inizialmente, “Dynasty” faticava a trovare il suo pubblico. Fu l’introduzione del personaggio di Alexis Carrington nella seconda stagione, e la magistrale interpretazione di Joan Collins, a dare una svolta decisiva.
Il suo personaggio, originariamente pensato per essere meno centrale, divenne così popolare da essere promosso a co-protagonista, catalizzando l’attenzione del pubblico e facendo esplodere gli ascolti.
La sua rivalità con Krystle divenne l’asse portante della serie.

Uno degli episodi più celebri e discussi di “Dynasty” è l’ormai leggendario “Massacro della Moldavia”, il finale della quinta stagione. Quasi tutti i personaggi principali furono coinvolti in un colpo di stato in un fittizio paese europeo, con una sparatoria che lasciò molti dei protagonisti apparentemente morti o feriti gravemente. Questo cliffhanger, uno dei più audaci e costosi della storia della TV, tenne in sospeso milioni di telespettatori per tutta l’estate, generando un’enorme attesa per la stagione successiva.